INTERROGAZIONE n. 57 del 15/06/2022
Prevenzione incendi 2022

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- uno dei compiti primari della Regione è quello di promuovere tutte le azioniutili per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi;
- nell’estate 2021 il territorio calabrese ed in particolare l’Aspromonte è stato duramente colpito dagli incendi, che hanno provocato diverse vittime e gravi e irreparabili danni all’ecosistema;
- secondo alcune analisi preliminari svolte dalle Associazioni che si occupano della tutela del territorio, sono oltre sette mila gli ettari percorsi dal fuoco nel solo Parco Nazionale dell’Aspromonte;
- i danni causati non sono quantificabili e soprattutto non sono ristorabili, come la perdita del bosco vetusto di Acatti, patrimonio dell’Unesco, che potrà rigenerarsi in situazioni simili in un tempo compreso tra cinquecento e settecento anni;
- le aree naturali ed in particolare i Parchi e le zone protette sono fondamentali per il mantenimento e la sopravvivenza della biodiversità del nostro ecosistema, pertanto devono essere attenzionate con grande rigore e poste al sicuro da eventi distruttivi come gli incendi boschivi;
- sussiste dunque una necessità assoluta di salvaguardare il più possibilel’integrità di tali aree, in particolare da eventi distruttivi quali il passaggio del fuoco, nonché di monitorare lo stato e l’evoluzione delle zone già colpite;
- con Delibera di Giunta Regionale n. 170 del 30 aprile del 2022 è stato approvato il Piano antincendi boschivi (AIB) 2022 in Calabria;
- nell’attività di programmazione del Piano (pag. 157) sono state evidenziate una serie di criticità;
Considerato che:- è stato lanciato un allarme, già nel mese di febbraio scorso, da parte del “Coordinamento Aspromonte”, composto da circa trentacinque tra associazioni, società e gruppi che operano a vario titolo in Aspromonte e nell’area metropolitana di Reggio Calabria;
- il Coordinamento suddetto ha rilevato una serie di criticità e soprattutto una serie di proposte fattive di collaborazione con le istituzioni preposte, in vista della stagione estiva 2022;
- nell’incontro promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria, tenutosi il 21 aprile scorso, sono state avanzate diverse proposte per coadiuvare le strategia AIB dei vari enti coinvolti, soprattutto in fase di prevenzione;
- tali proposte sono state individuate e specificate con studi ed analisi dettagliate da parte del Coordinamento Aspromonte e consegnate ufficialmente a tutti gli enti competenti il 17 maggio 2022;
Tenuto conto che:- le proposte ricevute dal Coordinamento (riportate integralmente) sono leseguenti:“1. Mappatura delle vie d’accesso ed attraversamento della montagna: averecontezza della presenza e manutenzione ed in generale dell’accessibilità della rete viaria e dei sentieri carrabili è fondamentale per un pronto e rapido intervento. Per tale motivo abbiamo elaborato una sorta di catasto delle vie d’accesso all’area del Parco, composto sia dalla rete viaria vera e propria (asfaltata e non) che da alcuni sentieri da considerarsi carrabili, evidenziati in rosso nella cartografia allegata. Su questi ultimi chiediamo di porre particolare attenzione agli enti preposti oltre che di verificarne la percorribilità con mezzi anti incendio. Su queste vie segnalate riscontriamo già diversi problemi di accessibilità e chiediamo quindi di stimolare gli enti preposti ad intervenire per il ripristino delle situazioni di criticità. Sul punto esprimiamo la nostra disponibilità a sostenere eventuali iniziative o collaborazioni fattive per le attività di verifica, se richiesto.2. La visibilità dei focolai:individuare un focolaio in tempi rapidi è uno degli obiettivi primari diqualsiasi strategia AIB, sia ai fini dell’intervento di spegnimento che repressivi. Per cui la visibilità del territorio dai punti panoramici resta essenziale ed è per questo che abbiamo svolto un’analisi dello stato dell’arte dei punti di avvistamento stabiliti nel piano AIB dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Dalla nostra analisi emerge che quasi il 70 del territorio non è visibile dai punti individuati che, seppur valenti e strategici, risultano insufficienti. C’è inoltre da aggiungere che una parte del territorio scoperto è comunque a minor rischio, ma nonostante questo riteniamo che sia necessario implementarli. La nostra proposta è quindi aggiungere ulteriori punti di controllo nelle zone indicate nello studio allegato, dove si trovano le cartografie relative a:- mappa dello stato dell’arte con i punti attuali;
- mappa scenario 1, con punti aggiuntivi (chiamati delle associazioni);
- mappa scenario 2, con punti di osservazioni attuali ma muniti di UAVs(drone) posizionato a 60 metri dal suolo in posizione di hovering;
- mappa scenario 3, con punti di osservazioni attuali implementati conpunti aggiuntivi (chiamati delle associazioni) e tutti muniti di UAVsposizionato a 60 metri dal suolo in posizione di hovering.Restiamo disponibili ad approfondimenti, chiarimenti ed ulteriori analisi serichiesto.3. I droni nelle fasi di spegnimento e successiva analisi del danno:Le soluzioni tecnologiche di cui oggi disponiamo possono essere unvalidissimo aiuto anche nelle strategie AIB. La nostra proposta è di prenderein considerazione lo studio allegato, relativo all’utilizzo di UAVs anche nellefasi di spegnimento, in ausilio ai DOS. Tale attività, già sperimentata neglianni passati, si è dimostrata molto utile consentendo di:- segnalare le precise coordinate su cui indirizzare eventuali lanci conprecisione, grazie a termocamere;
- supportare le operazioni in quelle zone di difficile accesso, identificando(sempre con termocamere) i fronti dell’incendio e la situazione generale;
- monitorare e confermare le operazioni di bonifica;
- analizzare le aree percorse dal fuoco in una fase successiva.Crediamo quindi che tali strumenti, tra l’altro già presenti, debbano essereintegrati nelle operazioni AIB della prossima stagione.4. Contratti di responsabilità:Estendere il modello del PNA dei Contratti di responsabilità ai Comuni,mettendo a bilancio regionale o metropolitano delle cifre dedicate alleattività AIB, con premialità a contrario, ovvero meno territorio percorso dalfuoco più fondi trasferiti.5. Modello previsionale:I dati e la loro sistematizzazione potrebbero essere un ausilio fondamentalein tutte le fasi delle strategie AIB. Quello che proponiamo è di costruire unmodello unificante di tutti dati utili tramite sistema GIS, che contenga neivari strati informativi:- aree percorse dal fuoco, compreso lo storico;
- strade e sentieri di accesso per mezzi antincendio;
- toponimi;
- punti avvistamento con analisi visibilità;
- posizione squadre, mezzi ed attrezzature;
- posizione bacini idrici e vasche;
- carta vegetazionale (con vegetazione reale e potenziale);
- mappe dei rischi (ad es. frane);
- mappe del valore naturalistico (flora e fauna)- percorsi e sentieri;
- rete natura 2000;
- punti d’innesco accertati dei focolai;
- limiti amministrativi;
- i divieti di legge;
- etc.Tali punti sono meramente esemplificativi ed un modello potrebbecontenere tutto ciò di cui si hanno dati, che possa essere ritenuto utile edopportuno per l’AIB. Da parte nostra riteniamo che sia molto utile in tuttele fasi, in particolare in quella di prevenzione e repressione del fenomeno.Un modello di questo tipo potrebbe aiutare ad elaborare strategie dicontrollo del territorio, meglio posizionare le squadre addette allospegnimento ed i punti di osservazione, prevedere attività di monitoraggioe prevenzione nelle aree di maggior pregio e molto altro.In generale sarebbe uno strumento di armonizzazione dei dati in possessodei vari Enti, finalizzato alla programmazione di strategie utili e raffinateper combattere il fenomeno degli incendi boschivi.Siamo perciò a disposizione per sostenere con le nostre competenzel’eventuale realizzazione di tale strumento.6. Attività di sensibilizzazione:Dobbiamo fare tutto il possibile per promuovere i valori di protezione civilee sensibilizzare la popolazione rispetto ai rischi e danni degli incendi.Per questo proponiamo di svolgere 3 iniziative pubbliche, a cura della Città metropolitana e dell’Ente Parco con la collaborazione di tutti gli Enti, da svolgersi a:- Reggio Calabria;
- Cittanova;
- Samo.7. Un vademecum per tutti:Strutturazione e pubblicazione di un vademecum per cittadini ed escursionisti, finalizzato a comunicare i comportamenti corretti da tenere e le corrette modalità di segnalazione di un incendio. Sul punto siamo disponibili, su eventuali indicazioni delle SS.VV., per collaborare ad elaborazioni grafiche e diffusione”;
- tali suggerimenti sono sostanziati da analisi, studi e cartografie dettagliateallegate presenti al seguente link: https://drive.google.com/drive/folders/1j6rjgg22IE3IjWGoaJgL9BNSr2LzQW-V;
- in data 18 maggio si sono riunite in seduta congiunta la Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e della illegalità diffusa e la Commissione agricoltura e foreste, avente all’ordine del giorno le problematiche legate alla salvaguardia del patrimonio boschivo calabrese ed alle possibili dinamiche mafiose che su questo potrebbero intervenire;
- dalla riunione sono emerse una serie di criticità e preoccupazioni relative al fenomeno degli incendi boschivi anche per la stagione 2022;
Tutto ciò premesso e considerato, INTERROGANO il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1) quali strategie, azioni e tecnologie si intendano adottare o sono state giàadottate al fine di incrementare la capacità di previsione, prevenzione e contrasto degli incendi in Aspromonte in relazione alle criticità evidenziate nello stesso Piano con riferimento:a. al contingente dichiarato insufficiente a garantire la turnazione minimanecessaria, considerato che alcune postazioni sono state accorpate o soppresse;
b. alle postazioni da dislocare nelle diverse aree che risultano completamente scoperte, per le quali non si è in grado di garantire un intervento immediato ed efficacemente adeguato in funzione degli elementi naturali a rischio;
c. ai mezzi AIB, visto che nel corso degli ultimi anni tutto il servizio ha risentito sia della mancanza del numero necessario di autobotti per sopperire all’intera richiesta progettuale, sia della mancanza di un idoneo numero di mezzi di trasporto collettivo, preferibilmente dotati di modulo antincendio, per garantire gli interventi degli addetti nelle svariate circostanze;
d. alla implementazione del rifornimento idrico attraverso l’individuazione didiversi punti oltre quelli esistenti, al fine di assicurare una distribuzione funzionale alla salvaguardia delle aree più a rischio;
2) se intende integrare le azioni previste nel citato Piano con le proposte ricevute dal ‘Coordinamento Aspromonte’ richiamate in premessa;
3) in particolare, se sono stati approvati progetti di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, attraverso l’utilizzo di sistemi mobili (droni o satelliti) per la raccolta di dati, immagini e parametri meteo climatici, come previsto nello stesso Piano.

Allegato:

15/06/2022
A. BRUNI, D. BEVACQUA, D. TAVERNISE